Gaza

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_Pèdro
view post Posted on 27/1/2009, 19:31




La contesa tra Israele e Palestina per la cosiddetta Terra Promessa sta squassando il medio oriente da quelli che, ormai, sono più di cinquant'anni. Al termine di una delle più importanti operazioni militari israeliane degli ultimi tempi, "Piombo fuso", che giudizio attribuite a questa guerra?
Evitando i classici commenti al limite del banale, della serie "No, io odio la guerra" e "Perchè non si abbracciano, invece di spararsi", sarei curioso di sapere i vostri punti di vista per quella che, potremmo azzardarci a definire, la prima guerra con annesse armi mediatiche.
 
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cuorimeccanici
view post Posted on 27/1/2009, 20:29




1) Mi sembra che la prima guerra mediatica (dell'epoca contemporanea) sia stata la Gulf War II. Non solo perchè letteralmente trasmessa in diretta TV, ma anche perchè iniziata cavalcando l'onda emotiva conseguente all'attentato alle Twin Towers che, a quanto pare, nulla aveva a che fare con Saddam Hussein. Si è trattato, molto probabilmente, di un'abilissima manipolazione operata dai mass media controllati dal Governo statunitense. Sullo scopo degli USA posso solo avanzare un'ipotesi razionale: il controllo dei giacimenti di petrolio iracheni (i secondi del mondo).
2) Il conflitto israelo-palestinese nasce dal fatto che i Palestinesi si ostinano a non accettare la situazione di fatto e cioè che gli Israeliani si sono conquistati il diritto a vivere in Palestina; inseguono, invece, il sogno pericoloso (per loro innanzitutto) della distruzione dello Stato ebraico.
Il diritto a vivere in Palestina gli Israeliani se lo sono conquistato, beninteso, non perchè quella terra fosse abitata dagli Ebrei nel lontano passato e nemmeno perchè gli Ebrei si meritavano una terra tutta loro dopo aver patito l'inferno della shoà (di cui oggi si ricorda l'anniversario).
La legittimazione del loro diritto a vivere in Palestina è semplicemente quella più pratica che si possa immaginare, nonchè la più frequente nella storia dell'uomo: la forza. Dal 1947 a oggi, gli Israeliani hanno vinto tutte le guerre che i vari popoli arabi confinanti hanno mosso contro di loro. E, come si studia in giurisprudenza: "Il possesso fa titolo".
L'eccezionalità degli Ebrei è, semmai, che sono stati gli ultimi della lista tra i popoli progrediti della Terra a costituirsi in Stato; mancano ancora la nazione dei Curdi, degli Zingari e pochissime altre troppo primitive per creare un'organizzazione statale (i Koi-san dell'Africa del sud-ovest, gli Indios dell'Amazzonia, ecc.). L'essere arrivati per ultimi fa sembrare la loro situazione eccezionale, mentre non lo è.
Se, poi, vogliamo approfondire la questione di chi sia più leggitimato "de jure" a vivere in Terra santa, inviterei a riflettere sul fatto che lo Stato della Palestina non esisteva fino al 1918, quando fu creato dalla Gran Bretagna dopo la sconfitta e lo smembramento dell'Impero ottomano nella Prima guerra mondiale. Fino ad allora, Arabi ed Ebrei convivevano pacificamente in tutto il Medio Oriente, poichè a nessuno di loro i Turchi permettevano d'avere uno Stato indipendente (anche l'Egitto arabo era in un regime semicoloniale britannico). Non credo, a questo punto, che gli Arabi palestinesi abbiano più diritto degli Ebrei israeliani alla "proprietà" della Terra santa.
Penso che le cose migliorerebbero, se a scomparire fosse lo Stato palestinese. Per esempio, se la striscia di Gaza fosse (ri)annessa all'Egitto e la Cisgiordania fosse (ri)annessa alla Giordania. In fondo, i Palestinesi non se la passerebbero tanto male: sono tutti Arabi, parlano la medesima lingua, hanno la medesima religione e hanno i medesimi usi e costumi.
Naturalmente, non parlo di procedere ad un "anshluss", come quello che compì Hitler con l'Austria nel 1937: la questione dovrebbe passare attraverso un referendum (debitamente sorvegliato da ispettori internazionali).
 
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Dreaming Itaca
view post Posted on 28/1/2009, 18:18




Non sono assolutamente d'accordo. Per quanto mi riguarda e' assurdo pensare che il diritto ad avere un'identita' nazionale si conquisti solo con la forza. Perche':
1-Se ci definiamo esseri evoluti e pensanti non possiamo lasciarci governare solo e soltanto dalla parte piu' arcaica del nostro cervello (cervello rettile)
2-dobbiamo allora arrenderci al fatto che il nostro mondo appartiene solo e soltanto a coloro che possiedono risorse tali da essere all'avanguardia nel possesso di tipologie e quantita' ingenti di armamenti e con queste di poter prevaricare?

In base a quali criteri (e stabiliti da chi) uno stato ha piu' diritto ad esistere rispetto ad un altro? con questo non voglio assolutamente negare il diritto di esistere allo stato Israeliano, ma allo stesso modo mi sembra assurdo pensare di negare questo diritto a chiunque altro.
In ogni caso non sono tutti i palestinesi a non voler riconoscere lo stato di Israele, ma solo e soltanto quella parte di cittadini che si riconosce in Hamas. E' vero che Hamas e' stato eletto con elezioni regolari, ma crediamo davvero che queste incursioni violente possano indebolirlo? Io credo che dopo questa guerra ne uscira' rafforzato poiche' dopo che non hai piu' nulla da perdere non hai nemmeno paura di morire.
Comunque dopo tutti questi anni di conflitti e' inutile pensare a chi possa avere ragione o no, o quale stato deve smettere di esistere, poiche' da entrambe le parti sono stati accumulati molti errori e subiti molti torti. Saro' banale ma la cosa migliore e' sempre tendere alla pace, ricordandoci sempre che parte da noi.

Edited by Dreaming Itaca - 28/1/2009, 20:00
 
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cuorimeccanici
view post Posted on 28/1/2009, 18:46




L'invito esplicito era: "Evitando i classici commenti al limite del banale, della serie "No, io odio la guerra" e "Perchè non si abbracciano, invece di spararsi", sarei curioso di sapere i vostri punti di vista".
 
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Dreaming Itaca
view post Posted on 28/1/2009, 19:00




Mi sembra di aver espresso dettagliatamente i miei punti di vista su questo conflitto...e ho specificato di sapere di essere banale, ma questa e' comunque una mia opinione. Vige la censura anche in questo forum? Non bisogna uscire fuori tema? (dicevo appunto a proposito del cervello rettile..)
 
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_Pèdro
view post Posted on 28/1/2009, 19:22




è tutto a posto, professore, la mia attenzione era rivolta ad evitare commenti triti e ritriti, di questo genere


CITAZIONE (Cheshire*Cat @ 27/1/2009, 20:22)
:hippie:






:ghigno:

è comunque una sua opinione, più che accettabile ;)
 
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Lionheart88
view post Posted on 28/1/2009, 23:03




CITAZIONE
E, come si studia in giurisprudenza: "Il possesso fa titolo".

Sì ma uno stato nazionale non è propriamente un "bene mobile".
Diciamo che quando si vogliono fare le cose "a tavolino" come é stato appunto
deciso di fare lo stato di Israele, adducendo ragioni assolutamente contro ogni logica
e senza tener conto della realtà, succede così.

Mi riservo di rispondere domani dettagliatamente, ora devo tornare a studiare
e la materia qui in discussione richiede molto più di venti secondi.

CITAZIONE
Fino ad allora, Arabi ed Ebrei convivevano pacificamente in tutto il Medio Oriente, poichè a nessuno di loro i Turchi permettevano d'avere uno Stato indipendente (anche l'Egitto arabo era in un regime semicoloniale britannico). Non credo, a questo punto, che gli Arabi palestinesi abbiano più diritto degli Ebrei israeliani alla "proprietà" della Terra santa.
Penso che le cose migliorerebbero, se a scomparire fosse lo Stato palestinese. Per esempio, se la striscia di Gaza fosse (ri)annessa all'Egitto e la Cisgiordania fosse (ri)annessa alla Giordania. In fondo, i Palestinesi non se la passerebbero tanto male: sono tutti Arabi, parlano la medesima lingua, hanno la medesima religione e hanno i medesimi usi e costumi.
Naturalmente, non parlo di procedere ad un "anshluss", come quello che compì Hitler con l'Austria nel 1937: la questione dovrebbe passare attraverso un referendum (debitamente sorvegliato da ispettori internazionali).

Con l'uso della buona ragione sarebbe possibile concepire uno stato comune e sovrano,
con una doppia confessione religiosa, e con popoli in convivenza.
Purtroppo molto spesso al mondo il "potere" prevale sul "buon senso" e tra due confliggenti
per ragioni bizzarre come il "possesso di luoghi di culto" ci si infila ogni sorta di estremismo,
rendendo impossibile ogni qualsivoglia dialogo.
Non hanno "ragione" nè i palestinesi, nè menchemeno gli ebrei, sono entrambi in torto
ogni proiettile in più che viene sparato, ogni parola inutile che viene proferita del lessico di guerra.

Ovviamente gli interessi dietro a questo conflitto sono molto piú alti del semplice possesso di un pezzo
di terra arido, alcuni "sassi", pezzi di storia, e luoghi di culto.
Quindi è conveniente per entrambi i "paesi" perseverare in questa situazione assurda..
 
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cuorimeccanici
view post Posted on 29/1/2009, 22:32




CITAZIONE (_Pèdro @ 28/1/2009, 19:22)
è tutto a posto, professore, la mia attenzione era rivolta ad evitare commenti triti e ritriti, di questo genere


CITAZIONE (Cheshire*Cat @ 27/1/2009, 20:22)
:hippie:






:ghigno:

è comunque una sua opinione, più che accettabile ;)

Ok Pietro. Ma devi ammettere che mai come quando intervengo io, gli studenti si accalorano nella discussione! :)
 
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Lionheart88
view post Posted on 30/1/2009, 01:28




Ci sono motivi molto oggettivi per cui questo "accalorarsi" avviene, evidentemente.
Eccomunque spero proprio che nessuno qui condivida le opinioni recentemente
esternate da un certo Marco Travaglio, il quale gode di tutta la stima possibile MA
non circa questo argomento, anzi.
 
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Toxic Waltz
view post Posted on 30/1/2009, 10:45




Che si possa conquistare un diritto con la forza è discutibile, semmai si impone indefinitamente una situazione di illegittimità generale.
Il diritto ad esistere di uno Stato dovrebbe avere un altro fondamento (giusnaturalistico diciamo) ma dovrebbe presupporre quanto meno il consenso/accordo/accettazione da parte di chi vive da secoli in quelle terre. Sostanzialmente, il diritto ad esistere non porta necessariamente con sè il "diritto" di opprimere e discriminare un altro popolo per oltre 40 anni.
Dal punto di vista formale, vale poco citare dichiarazioni roboanti (Balfour) o riconoscimenti internazionali, dato che sotto praticamente ogni punto di vista Israele si configura come un vero e proprio "bandito" (termine molto barberiano, qualche cowboy texano avrebbe detto "stato canaglia"), ad esempio riguarda alla complete inosservanza di decine di risoluzioni ONU sull'argomento Palestina, sul bando delle armi nucleari (di cui Israele è notoriamente detentrice), sulle operazioni sotto copertura all'estero (rapimenti, sequestri, assasinii), sulla vendita su scala mondiale di armi e mine.
In ogni caso, credo sia molto difficile che, di qui alla metà del secolo, Israele possa continuare a sopravvivere come noi l'abbiamo conosciuto, ossia come Stato (almeno internamente) democratico ed ebraico. La pressione demografica araba da un lato e la scarsità di ebrei disposti a spostarsi in Israele dall'altro (tralatro, a questo punto sarebbe anche interessante discutere la gestione dell'immigrazione "ebraica" dall'ex URSS in Israele negli anni 90) avranno molto più impatto di qualche razzo lanciato nelle fattorie del deserto...
 
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Matteo_C.
view post Posted on 30/1/2009, 17:56




"Se è la forza che determina il diritto, allora non c'è posto per l'amore in questo mondo"
 
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Lionheart88
view post Posted on 30/1/2009, 20:02




CITAZIONE (Matteo_C. @ 30/1/2009, 17:56)
"Se è la forza che determina il diritto, allora non c'è posto per l'amore in questo mondo"

-_-

"L'invito esplicito era: "Evitando i classici commenti al limite del banale, della serie "No, io odio la guerra" e "Perchè non si abbracciano, invece di spararsi", sarei curioso di sapere i vostri punti di vista"."

della serie..
 
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12 replies since 27/1/2009, 19:31   209 views
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